Il 22 marzo il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la prima legge regionale per i giovani, insieme a una dotazione finanziaria di circa 10 milioni di euro nel prossimo triennio.
Come Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi, ci siamo attivati per dire la nostra: abbiamo infatti incontrato l’Assessore Regionale ai Giovani e presentato diversi emendamenti durante l’iter di approvazione, alcuni dei quali hanno ricevuto il supporto del PD Lombardia e del Movimento 5 Stelle Lombardia.

Tre delle nostre proposte sono state accolte dalla maggioranza e sono entrate a far parte della Legge Giovani. Si tratta di emendamenti che riguardano aspetti estremamente importanti per le giovani e i giovani che studiano in Lombardia:
- BENESSERE PSICOLOGICO: la Regione si impegna a sostenere il libero e tempestivo accesso a percorsi di sostegno psicologico e psicoterapeutico. Dovranno essere valorizzati gli sportelli di “primo ascolto” attivati da scuole, università, piani di zona e case di comunità. La Regione dovrà assicurare un’informazione completa rispetto a tutti i servizi di supporto psicologico offerti presso i presidi sociosanitari territoriali o specializzati, in particolare dalla rete consultoriale.
- SCONTI SUL TRASPORTO PUBBLICO: la Regione riconosce il diritto alla mobilità dei giovani nell’ambito del territorio regionale, implementando le misure agevolative da prevedere nell’ambito della programmazione tariffaria e degli accordi di servizio con gli operatori del trasporto.
- SPAZI PER LA SOCIALITÀ: la Regione si impegna a promuovere la creazione di luoghi sicuri, anche nell’ambito delle politiche di riqualificazione urbana, in cui i giovani possano realizzare progetti in cui esprimere la propria personalità individuale e collettiva.
Si tratta di un risultato importante che ha un riflesso immediato: consente infatti ai soggetti operanti sul territorio regionale di avere una base legale più forte per lavorare sulle tematiche che avevamo posto all’attenzione del Consiglio.
Per arrivare a dei risultati concreti, però, servono adeguate risorse economiche e una serie di interventi attuativi. Continueremo pertanto a lavorare con la Regione Lombardia – facendo pressione sui soggetti politici ed istituzionali – affinché dalle promesse si passi ai fatti, garantendo appieno il diritto al benessere psicologico, alla mobilità e alla socialità.